Sinistra Anticapitalista

Cena sociale 11 maggio 2024

19 heures 36 minutes ago
Sabato 11 maggio vi aspettiamo nella sede di Sinistra Anticapitalista e Rifondazione Comunista Aprilia, per una cena sociale tra compagne/i. Un momento di socialità e condivisione non virtuale e un momento di relax in buona compagnia! Per info e prenotazioni: 370 33 23 713 Vai all’evento su Fb
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Anasse Kazib convocato dalla polizia antiterrorismo: solidarietà di fronte alla criminalizzazione del sostegno alla Palestina

1 jour 23 heures ago
Dal 7 ottobre, le persone che in tutto il mondo denunciano la situazione coloniale in Palestina stanno affrontando una repressione senza precedenti. Nonostante 75 anni di oppressione, ampiamente documentati da accademici, ONG, istituzioni internazionali e dagli stessi palestinesi, non è mai stato così difficile difendere i diritti del popolo palestinese. In Francia, una delle punte di diamante di questa offensiva liberticida, la polizia antiterrorismo ha convocato il 16 aprile Anasse Kazib, attivista sindacale di SUD Rail per 10 anni, portavoce di Révolution Permanente ed ex candidato alle presidenziali. Il suo reato? 4 tweet a sostegno di Gaza, che denunciavano il massacro in corso. Nell’ambito di un’indagine per “apologia del terrorismo”, il ferroviere è stato sottoposto a un lungo interrogatorio politico con 7 pagine di domande sulla sua vita, le sue opinioni, i suoi compagni e le organizzazioni in cui è attivo. Un altro attivista della RP è stato convocato per lo stesso motivo. Questo tentativo di intimidazione fa seguito a una denuncia presentata dalla Jeunesse Française Juive (JFJ). Quest’organizzazione diffonde le posizioni di personaggi di estrema destra come Donald Trump ed Eric Zemmour, non esita a paragonare la bandiera palestinese a un “drappo nazista” e partecipa a numerosi procedimenti di [...]
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Primo maggio: contro le guerre e le oppressioni del capitalismo. Pace, diritti, giustizia sociale e climatica

2 jours ago
di Franco Turigliatto Molti milioni di lavoratrici e di lavoratori scenderanno in piazza il primo maggio per affermare i loro bisogni e i loro diritti, testimoniando ancora una volta la necessità dell’unità internazionalista degli sfruttati e degli oppressi nella loro lotta contro la classe capitalista e i potenti di tutto il mondo. Lo faranno, nonostante le grandi difficoltà, le numerose sconfitte subite, la presenza di regimi autoritari e repressivi in tante parti del mondo e un deterioramento dei diritti democratici e sociali anche in quei paesi capitalisti occidentali dove erano stati conquistati con dure lotte. Le contraddizioni del sistema economico capitalista, la corsa ai profitti, allo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali e delle classi lavoratrici, lo scontro non solo più economico, ma anche militare tra le potenze imperialiste pongono il mondo intero davanti a tre drammatiche questioni: la nuova disastrosa corsa al riarmo e alle guerre, l’accelerata distruzione ambientale che minaccia il futuro del pianeta, il deterioramento delle condizioni materiali di lavoro e di vita delle classi subalterne, a cui corrisponde sul piano politico un crescita senza precedenti delle forze dell’estrema destra, governi autoritari e dittatoriali e lo stravolgimento delle costituzioni democratiche sorte in Europa dopo la seconda guerra mondiale [...]
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Vittorio Savarese non c’è più

3 jours 17 heures ago
di Umerto Oreste Vittorio Savarese non c’è più. Ci sarebbe da dilungarsi sulle sue qualità umane, quale gentilezza, rispetto per gli interlocutori, capacità di ascolto; ci sarebbe anche da dilungarsi sulle sue competenze scientifiche, tecnologiche, economiche; ci sarebbe da raccontare le sue capacità di divulgazione, di sistematizzazione, di progettazione. Io, però preferisco riflettere sul suo percorso di vita in rapporto alla politica ed ai movimenti di contestazione. La storia recente ha visto momenti di politicizzazione di larghi settori giovanili con movimenti importanti, determinanti per lo sviluppo complessivo che hanno introdotto obiettivi, metodi di lotta, strategie diverse in ogni fase. L’Italia parallelamente ad altre nazioni ha visto una fase alta dello scontro di classe tra la fine degli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta. Tra i giovanissimi studenti napoletani di quegli anni c’era anche Vittorio che, come tanti suoi coetanei, ha coniugato volontà di lotta e studio. Quella generazione aveva veramente cambiato la scuola, le fabbriche, la famiglia, praticamente tutto il paese. Anche Vittorio è stato tra questi, avvicinandosi al trotskismo dei GCR. Poi il riflusso, la “crisi della militanza”, il ritorno al privato, e gran parte di quei giovani ha intrapreso una vita di impegno nel lavoro, nella [...]
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Sardegna, l’assalto eolico è in atto

1 semaine 1 jour ago
Grazie alle semplificazioni di Draghi, da mesi in Sardegna è in atto un vero e proprio tentativo di colonizzazione energetica. Sinistra Anticapitalista dalla parte dei movimenti che contrastano il progetto predatorio e speculativo ★ L’assalto eolico della Sardegna è in atto. Nei giorni scorsi nella banchina del Porto di Oristano è attraccata una nave cargo carica di torri eoliche dell’altezza stimata in 200 metri. A causa delle semplificazioni autorizzative introdotte dal Governo Draghi, da mesi in Sardegna è in atto un vero e proprio tentativo di colonizzazione energetica che ha nella devastazione eolica il suo aspetto più evidente. Come riportato recentemente dal Manifesto Sardo, è la stessa Soprintendenza speciale per Il PNRR a denunciare che “nella regione Sardegna è in atto una complessiva azione per la realizzazione di nuovi impianti da fonte rinnovabile (fotovoltaica/agrivoltaica, eolico onshore ed offshore) […] tanto da prefigurare la sostanziale sostituzione del patrimonio culturale e del paesaggio con impianti di taglia industriale per la produzione di energia elettrica oltre il fabbisogno regionale previsto”. Al 31 marzo 2024 sono state presentate a Terna, proprietario della rete di trasmissione italiana (RTN) dell’elettricità in alta e in altissima tensione, ben 809 richieste di connessione di nuovi impianti in Sardegna, [...]
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La Resistenza ma senza la retorica

1 semaine 1 jour ago
Un’interpretazione critica della Liberazione che supera i limiti dei miti e della retorica abituale [Aldo Bronzo] Quest’anno le abituali celebrazioni del 25 aprile assumono un carattere specifico. La costituzione al governo di una maggioranza che si collega culturalmente al regime mussoliniano, impone una presenza cospicua alle manifestazioni. È necessaria una reazione a questa deriva culturale verso impostazioni che sembravano superate e che rimarcano invece la validità di riflessioni che presentino l’intera esperienza del ventennio fascista come qualcosa da cui si vuole prendere definitivamente le distanze.  Tuttavia sono ancora una volta prevalse impostazioni per così dire legalitarie tese a presentare quegli eventi in maniera superficiale, cioè come una lotta di massa che aveva l’esclusivo obiettivo di garantire la fine della dittatura fascista e l’avvio di una forma di rappresentatività democratica e partecipativa. In effetti, la realtà fu ben altra cosa e impone precisazioni essenziali.    Tutto prende le mosse nell’inverno 1942-43 quando si manifestano chiari sintomi di ripresa politica, stimolati anche dalle notizie che pervengono in relazione all’andamento del conflitto russo-tedesco, dopo che a Stalingrado il meglio della Wehrmacht hitleriana viene letteralmente stritolato dalle forze sovietiche, con inevitabile coinvolgimento del contingente italiano – ARMIR – sconsideratamente inviato da Mussolini per partecipare [...]
checchino

25 aprile, la vicenda di “Bandiera rossa” 80 anni dopo

1 semaine 1 jour ago
Tra il 1943 e il 1945 hanno operato forze antifasciste e rivoluzionarie esterne al CLN, e spesso persino apertamente polemiche con esso, impegnate nella lotta partigiana ma rigorosamente escluse dalla memoria istituzionale della Resistenza [Fabrizio Burattini] Si trattava di forze che peraltro avevano operato clandestinamente nelle città del paese anche prima che i dirigenti e gli attivisti del PCI rientrassero dall’esilio, forze che in maniera implicita o anche dichiarata coniugavano la lotta contro il nazifascismo e contro l’occupante tedesco con una aspirazione verso un cambiamento socialista, anche se, pagando il prezzo di un isolamento e di una clandestinità durata vent’anni, quell’obiettivo era definito in termini piuttosto vaghi. Erano movimenti che negli anni Quaranta organizzavano con questa prospettiva politica migliaia di persone che rifiutavano l’unità nazionale e si muovevano in un’ottica di lotta di classe. Qui vogliamo parlare soprattutto del “Movimento comunista d’Italia” (MCd’I), più conosciuto come “Bandiera Rossa”, dalla testata del suo giornale clandestino. Non si trattava di una setta minoritaria: infatti, Bandiera Rossa era la più grande forza della resistenza nella Roma occupata dalla Wehrmacht. Si era formata riunendo gruppi clandestini nati per iniziativa di singoli militanti nei quartieri della capitale e dei dintorni durante il periodo fascista, già [...]
checchino

25 aprile, una commemorazione diversa

1 semaine 1 jour ago
25 aprile 2024, non è solo il 79° anniversario della Liberazione. Sono anche esattamente 18 mesi dall’insediamento di un governo sotto il controllo degli eredi della Repubblica di Salò. Uno sguardo critico su quel che avvenne concretamente 79 anni fa [Andrea Martini] Infatti, il 25 aprile del 1945, reparti di partigiani antifascisti liberarono i centri industriali settentrionali di Milano e Torino dagli occupanti hitleriani e dagli ultimi seguaci di Mussolini, dopo che gli eserciti “alleati” avevano risalito il paese. Tre giorni dopo, il 28 del mese, i partigiani catturarono e giustiziarono il duce e i suoi più stretti collaboratori. In realtà, in quella fatidica giornata nella quale furono definitivamente sbaragliate le truppe nazifasciste, l’Italia che i partigiani (in larghissima parte comunisti) avevano liberato dal fascismo veniva riconsegnata  alle vecchie élite, proprio a quelle che nel 1922-25 avevano scelto di consentire e per certi versi di agevolare la presa del potere da parte di Mussolini e della sue “camicie nere”. Certo, si trattava di élite ferite dalla ventennale avventura fascista, consapevoli di non poter mettere subito nell’angolo la sinistra che aveva offerto il grosso delle forze umane della Resistenza e del sangue versato nella Guerra di liberazione, élite che dovevano ancora [...]
checchino

Ordine del giorno conclusivo del quarto congresso nazionale di Sinistra Anticapitalista

1 semaine 2 jours ago
Le delegate e i delegati al quarto congresso nazionale di Sinistra Anticapitalista, sentita la relazione, il dibattito e le conclusioni, danno mandato ai nuovi organismi dirigenti e a tutta l’organizzazione di sviluppare nei prossimi mesi una campagna per far conoscere il programma politico elaborato nelle tesi congressuali:“La ricostruzione della sinistra anticapitalista per il rilancio di un progetto di società ecoscocialista, femminista e internazionalista”. Questo congresso ha basato le sue elaborazioni sulla presa d’atto di una situazione inedita complessivamente e gravissimamente deteriorata su tutti i piani, con la tendenza alla guerra che caratterizza il panorama geopolitico, con la crescente devastazione ambientale, con l’aggravarsi delle disuguaglianze e delle ingiustizie, con l’avanzata internazionale dell’estrema destra, con il degrado politico della sinistra, in particolare nel nostro paese. Con questo congresso, Sinistra Anticapitalista mette al centro del proprio programma e della propria strategia un progetto ecosocialista e internazionalista capace di risolvere globalmente le contraddizioni e le ingiustizie planetarie. Siamo impegnate/i a costruire le iniziative e le manifestazioni per il prossimo 25 aprile per ricordare e attualizzare il significato politico rivoluzionario della Resistenza partigiana. Chi ha a cuore la storia delle partigiane e dei partigiani che in Italia hanno sconfitto politicamente e militarmente il nazifascismo non [...]
loc

Le tesi approvate dal quarto congresso nazionale: La ricostruzione della sinistra anticapitalista per il rilancio di un progetto di società ecosocialista, femminista e internazionalista

1 semaine 2 jours ago
Scarica le tesi congressuali approvate in formato PDF Preambolo La sopravvivenza della specie umana sulla terra è oggi in questione. Il sistema capitalistico sta producendo una devastazione ambientale che potrebbe avere conseguenze disastrose per il genere umano nel giro di un paio di generazioni. L’attività economica così come è organizzata nel capitalismo, con la sovrapproduzione sistematica di beni materiali, spesso inutili, sta determinando un cambiamento climatico che ha già raggiunto un punto di non ritorno. Le catastrofi naturali sono già in corso e i loro effetti hanno una caratterizzazione sociale evidente. Occorre invertire il disastroso processo di surriscaldamento climatico e di ecocidio capitalista. L’umanità si trova oggi di fronte ad una scelta radicale: ecosocialismo o barbarie! La nostra proposta politica ecosocialista corrisponde a una trasformazione sociale rivoluzionaria attraverso un profondo passaggio da criteri economici quantitativi ad altri qualitativi, con il dominio del valore d’uso piuttosto che del valore di scambio. È qui, nel nuovo rapporto tra l’essere umano e la natura, che sta la doppia valenza dell’ecosocialismo: nell’emancipazione dallo sfruttamento capitalista dell’uomo sull’uomo e sulla donna e nell’emancipazione dallo sfruttamento dell’uomo sulla natura. Il capitalismo è uscito dal secolo scorso presentandosi come unico modello sociale possibile, dopo il collasso dei regimi [...]
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Fuori i pro-vita dai consultori, giù le mani di Meloni dalla 194

1 semaine 3 jours ago
La condanna espressa dal IV congresso di Sinistra Anticapitalista nei confronti della scelta del governo Meloni di infiltrate nei Consultori pubblici personaggi e organizzazioni allergiche all’autodeterminazione delle donne ♀ Il IV congresso di Sinistra Anticapitalista condanna fermamente la scelta del governo Meloni di inserire le organizzazioni “pro-vita” all’interno del Consultori pubblici, che sono ad oggi gli unici baluardi per l’applicazione della legge 194 grazie alle donne che ci lavorano e li sostanziano. Nei decenni, la legge sul diritto all’IVG è già stata svuotata sia attraverso lo smantellamento degli stessi consultori, sia dall’aumento a dismisura del ricorso all’obiezione di coscienza da parte dei medici che ha raggiunto in molte regioni anche l’80-90% degli operatori. Sinistra Anticapitalista si impegna, anche in rete con Donne di Classe e il collettivo di inchiesta sociale Ipazia, a costruire insieme ai movimenti femministi momenti di lotta significativi contro questo provvedimento fortemente reazionario che significherebbe un ulteriore affossamento del diritto all’aborto libero, gratuito e consapevole già a partire dal 22 e 23 aprile, partecipando alle manifestazioni indette rispettivamente da NUDM e CGIL sotto i palazzi del Parlamento. Rivendichiamo il rilancio dei Consultori pubblici, laici e di reale sostegno alle donne, attraverso un piano di assunzioni di personale [...]
checchino

Italie : hécatombe dans une centrale électrique, les travailleurs n’ont pour eux qu’un dieu mineur

2 semaines ago
Alors que nous pleurons nos frères assassinés, nous devons être conscients que le jeu se joue sur la capacité à s’organiser pour contrôler chaque jour les processus de production. Participons massivement à la grève du 11 avril [Franco Turigliatto] Au moment où nous écrivons cet article, les recherches se poursuivent à Suviana pour retrouver quatre travailleurs disparus dans la centrale électrique d’Enel où, hier, 9 avril, un nouveau drame lié au travail a eu lieu : trois travailleurs ont été tués et trois autres blessés par une explosion survenue lors de l’essai d’une turbine. Vingt-quatre heures après cette tragédie, les délégués de la CGIL n’ont toujours pas pu obtenir d’Enel l’identité des entreprises sous-traitantes qui employaient les victimes [dont un hpmme de 67 ans une autre de 73 ans ndt]. Demain, 11 avril, Bologne s’arrêtera pour une grève générale de huit heures. « Les travailleurs et les travailleuses sont les fils et les filles d’un dieu inférieur », tel est le cri qui jaillit de la poitrine face à ce énième et monstrueux massacre sur un lieu de travail, à la centrale du lac Suviana, dans la région de Bologne. Immense douleur, colère, révolte contre toutes les hypocrisies et les injustices de cette [...]
checchino

Italie, un an et demi de règne de la droite

2 semaines ago
La ligne politique de Meloni et de ses alliés prône une continuité totale avec les politiques économiques néolibérales de Bruxelles et soutient le nouveau pacte de stabilité européen, qui annonce, dès l’automne, une loi financière très punitive pour les classes populaires [Franco Turigliatto, Hebdo L’Anticapitaliste – 704] Un autre élément crucial est la centralité des entreprises qui ne doivent être soumises à aucune contrainte (laisser les mains libres aux capitalistes !) et qui, au contraire, doivent être soutenues par de nouvelles baisses d’impôts. Les douze amnisties fiscales en un an pour la petite et la moyenne bourgeoisie, principale base électorale du gouvernement, ont été une invitation flagrante à l’évasion fiscale. Répression, course aux armement et offensive idéologique réactionnaire  À cela s’ajoute la pénalisation sévère de toutes les couches les plus faibles de la société (les pauvres, les migrantEs et aussi les personnes en situation de handicap), à la fois sur le plan économique et normatif. Ces mesures se réalisent à travers l’introduction de 22 nouvelles infractions pénales allant de la répression des rave-partys à la criminalisation des actions collective des jeunes activistes pour la défense de l’environnement tandis que des mesures plus « sérieuses » sont en préparation pour écraser le mouvement de solidarité [...]
checchino

Pezzo dopo pezzo verso un’economia di guerra

2 semaines 2 jours ago
Due caratteristiche sono tipiche di un’economia che tende verso la guerra: l’aumento del deficit pubblico per finanziare il riarmo e la spinta inflazionistica a danno dei salari [Emiliano Brancaccio, da il manifesto] Si usa dire che stiamo precipitando verso una guerra mondiale “a pezzi”. Possiamo anche aggiungere che stiamo scivolando verso una “economia di guerra”? Alcuni prodromi, in effetti, si intravedono. Due caratteristiche sono tipiche di un’economia che tende verso la guerra: l’aumento del deficit pubblico per finanziare il riarmo e la spinta inflazionistica a danno dei salari. La mobilitazione delle finanze pubbliche per il rilancio della spesa militare è già in corso. I dati World Bank indicano che nell’ultimo decennio l’Unione europea ha accresciuto la spesa per armamenti di quasi un quarto. L’Italia è andata oltre, con aumenti superiori al 25 percento. Se accettiamo la tesi di un recente manifesto pubblicato dall’istituto Bruegel e dagli altri think-tank europei, siamo ormai nel mezzo di una “nuova guerra fredda”. Considerato che negli anni della “vecchia guerra fredda” l’Italia e il resto d’Europa spendevano per armi oltre il doppio di oggi, c’è da temere che l’incremento della spesa militare sia solo iniziato. Ma come finanziare una tale corsa al riarmo? Ancora più [...]
checchino

Gilbert Achcar: Israele-Iran, attacco e contrattacco

2 semaines 2 jours ago
“Teheran si è trovata con le spalle al muro a causa dell’attacco al suo consolato”. Lo studioso franco-libanese ripercorre l’attacco israeliano contro il consolato di Damasco e analizza la risposta di Theran e gli effetti sui negoziati in corso per porre fine alla guerra a Gaza [Intervista a Gilbert Achcar a cura di Pierre Barbancey, da l’Humanité. Traduzione di Andrea Martini] Cosa voleva Israele colpendo il consolato iraniano a Damasco? L’attacco israeliano ha proseguito la lunga serie di attacchi contro obiettivi iraniani in Siria iniziata circa dieci anni fa, quando l’Iran ha iniziato a insediarsi nel paese cogliendo l’opportunità creata dalla guerra civile seguita alla rivolta popolare del 2011. Tuttavia, le autorità israeliane non potevano ignorare che la distruzione del consolato, adiacente all’ambasciata iraniana, costituiva un’escalation importante, anche al di là dell’identità delle vittime che comprendevano un alto membro del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC), il braccio armato ideologico del regime iraniano, e altri sette ufficiali. Mi sembra quindi che si sia trattato di una provocazione deliberata, volta a provocare una risposta iraniana e a mettere in moto una spirale che potrebbe portare a un’azione su larga scala contro l’Iran. Ci sono due ragioni principali, una “banale” e l’altra strategica. La ragione banale è che [...]
checchino

Strage in centrale, operai figli di un Dio minore

3 semaines 1 jour ago
Mentre piangiamo i nostri fratelli uccisi, dobbiamo essere consapevoli che la partita si gioca sulla capacità di organizzarsi per controllare ogni giorno i processi produttivi. Partecipiamo in massa allo sciopero dell’11 aprile [Franco Turigliatto] Mentre scriviamo questo articolo, continuano a Suviana le ricerche di quattro operai dispersi dentro la Centrale Enel in cui ieri, 9 aprile, s’è consumata l’ennesima strage sul lavoro: 3 lavoratori sono rimasti uccisi e 3 feriti da un’esplosione durante il collaudo di una turbina. A 24 ore dalla strage, i delegati Cgil ancora non riescono a sapere da Enel di quale delle ditte del subappalto fossero dipendenti le vittime. Domani, 11 aprile, Bologna si fermerà per uno sciopero generale di 8 ore. “Le lavoratrici e i lavoratori sono figli e figlie di un dio minore” è il grido che scoppia nel petto di fronte a questa ennesima e mostruosa strage sul lavoro nella centrale elettrica del Lago Suviana, nel bolognese. Immenso dolore, rabbia, ribellione verso tutte le ipocrisie e le ingiustizie di questa società e del potere capitalista, ma anche disperazione per non riuscire a costruire la risposta e l’insorgenza di massa che metta in discussione il sistema economico responsabile della tragedia e si cominci a costruire [...]
checchino

Lettera dal carcere di Putin

3 semaines 2 jours ago
Il sociologo marxista russo, condannato a cinque anni con l’accusa inventata di «giustificare il terrorismo», descrive la vita collettiva in prigione[Boris Kagarlitsky] A luglio scorso, la polizia russa ha arrestato il sociologo marxista e attivista politico Boris Kagarlitsky con l’accusa inventata di «giustificare il terrorismo». È stato rilasciato poi a dicembre sulla scia di una massiccia campagna di solidarietà internazionale. Tuttavia, il 13 febbraio, i giudici hanno riaperto il caso contro di lui e lo hanno condannato a cinque anni di carcere. Kagarlitsky ha scritto a Jacobin dalla sua cella a Zelenograd, dove attualmente sta scontando la pena, sulle condizioni nelle carceri russe e sull’importanza del movimento di solidarietà internazionale. Dopo essere tornato a Mosca da Syktyvkar, un mio conoscente giornalista mi ha esortato a scrivere qualcosa sulle mie esperienze in prigione. L’idea mi è sembrata buona e subito mi sono messo al lavoro. Dopo aver scritto una quindicina di pagine, però, mi sono reso conto che non avevo abbastanza materiale per un libro intero. Il problema si è risolto presto, quando il Leviatano si è assicurato che avessi nuove opportunità per arricchire la mia conoscenza della vita carceraria. Su richiesta della Procura, la corte d’appello ha deciso di rivedere la sentenza [...]
checchino

La primavera ai tempi della guerra esterna ed interna (3)

3 semaines 5 jours ago
Il rilancio dei contratti di lavoro e la ricostruzione di un sindacato di lotta e di classe [Franco Turigliatto] Per essere coerente con le denunce e le buone intenzioni dichiarate negli ultimi tempi la CGIL dovrebbe  proclamare ai 4 venti che vuole cambiare passo, porre fine agli errori commessi, superando le subalternità ed aprendo una coerente stagione di lotte per recuperare il tanto che si perduto. Tenuto conto dell’inflazione, ad occhio, un recupero reale dei salari dovrebbe corrispondere a non meno di 300 euro netti (tutti e subito). In Francia, dove pure mediamente i salari sono più alti, forte è la richiesta di aumenti di 400 euro netti. La direzione di questa organizzazione sindacale per coordinare le vertenze contrattuali, si è data 4 regole che dovrebbero essere seguite da tutte le categorie nel rinnovo del contratto. La prima, sul piano salariale, è l’indicazione che non si possano firmare contratti (come è avvenuto in passato) al di sotto dell’indice IPCA; la seconda è che la riduzione dell’orario di lavoro non debba essere una vaga rivendicazione, ma debba diventare oggetto di una battaglia concreta, la terza è che non si debbano firmare norme che confermano la precarietà come è avvenuto in tanti [...]
checchino

Non possiamo fare a meno del servizio sanitario pubblico

4 semaines ago
Lettera aperta di 14 personalità di spicco della comunità scientifica per denunciare il forte sottofinanziamento della sanità pubblica, alla quale “nel 2025 sarà destinato il 6,2% del Pil, meno di quanto (6,5%) accadeva 20 anni fa”. Il diritto alla salute è una delle parole d’ordine unificanti di questa fase ★ “Non possiamo fare a meno del servizio sanitario pubblico”, ma oggi i dati dimostrano che “il sistema è in crisi”, tra mancanza di fondi, liste d’attesa infinite e personale sanitario in fuga. A lanciare l’allarme sono 14 personalità di spicco della comunità scientifica italiana, dal premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi al farmacologo Silvio Garattini, dal presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli all’immunologo Alberto Mantovani. Tutti uniti nel chiedere al Governo di intervenire con un piano straordinario di finanziamento, considerato che i fondi previsti per il 2025 in proporzione al Pil nazionale sono inferiori a quelli di vent’anni fa.     «Siamo meravigliati dal fatto che il governo non prenda mai nessuna decisione per quanto riguarda la salute – dice Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” – dopo il Covid, esponenti e organizzazioni di tutti i livelli hanno denunciato la crisi in cui versa la sanità  [...]
checchino
Checked
16 heures 12 minutes ago
Sinistra Anticapitalista
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